Una ricerca pubblicata sulla rivista โScience and Technology of Advanced Materials” da un team di ricercatori giapponesi, riporta lo sviluppo di un materiale con il quale รจ possibile rilevare, ad occhio nudo, gli ioni di cesio una delle principali fonti di contaminazione dopo le fughe radioattive.
Jonathan P. Hill, Katsuhiko Ariga ed i loro colleghi del Wpi-International Center for Materials Nanoarchitectonics, dell’Universitร di Tokyo e della Japan Science and Technology Agency (Jst) spiegano: โAbbiamo sviluppato materiali molecolari, quali sonde ottiche per particelle contenenti ioni di cesio, con un’applicazione basata su reagenti spray ed una sorgente di luce fluorescente”.
Il funzionamento delle “sonde” si basa sui cambiamenti nella fluorescenza di alcuni composti organici detti fenoli in presenza di metalli alcalini e, utilizzando questa proprietร , i ricercatori hanno progettato un composto in grado di assumere una fluorescenza verde distintiva in presenza di cationi cesio.
Gli autori dello studio sono convinti che โla disponibilitร di questo e di altri test di altrettanto facile implementazione รจ destinata ad aumentare la capacitร di rivelazione dei livelli di contaminazione in caso di eventi chimici e radiologici”. (Fonte: Greenreport)