L’Osservatorio in visita presso l’Istituto Superiore di Tecniche Investigative dell’Arma dei Carabinieri

visita isti 

L’Osservatorio sulla Sicurezza e Difesa CBRNe, nell’ambito delle iniziative promosse  per una maggiore comprensione e sinergia con le diverse realtà operanti nel campo della sicurezza territoriale, si è recato in visita ufficiale presso l’Istituto Superiore di Tecniche Investigative dell’Arma dei Carabinieri –ISTI. 

L’incontro, ristretto ad inviti, ha visto la partecipazione sia dei componenti del Comitato Scientifico dell’Istituto sia di studiosi, professionisti, esperti e specialisti in materia di sicurezza, difesa e rischio CBRNe

La visita è stata aperta da un indirizzo di saluto rivolto ai partecipanti dal Comandante dell’ISTI il Generale Claudio Curcio il quale ha anche illustrato scopo, finalità, organizzazione ed attività svolte dall’Istituto.

L’ISTi, nato nel 2008, è una realtà fortemente voluta dall’Arma per potenzialre l’attività investigativa tradizionale e per specializzare il personale prioritariamente impegnato nell’attività di Polizia Giudiziaria sull’utilizzo delle più moderne tecniche di indagine e sull’impiego di tecnologie all’avanguardia.

Le materie insegnate, suddivise in quattro Macro Aree (tecnico – scientifica; informativa – operativa; giuridico – dottrinaria; psicologia investigativa), sono organizzate in specifici moduli dedicati ai diversi tipi di incarico e strutturati in base alle differenti esigenze di specializzazione.  

L’approccio didattico è di tipo pratico e mira a trasferire dal “campo” all’aula le esperienze operative della quotidianità maturate dai reparti investigativi di punta dell’Arma.  

Questa filosofia si riflette sulla scelta di un corpo docente che, oltre a magistrati, professori universitari e professionisti forensi, è costituito, per l’Arma, anche dalle migliori professionalità delle strutture investigative di eccellenza, come le sezioni anticrimine del ROS, i reparti del raggruppamento Carabinieri Investigazioni Scientifiche e i Nuclei Investigativi provinciali maggiormente impegnati sul fronte delle indagini.  

Il metodo di insegnamento privilegia le esercitazioni tecnico-pratiche, che simulano situazioni reali e sfruttano come ausili didattici le apparecchiature in uso ai reparti operativi dell’Arma. 

Fra le materie oggetto d’insegnamento particolare attenzione viene riservata alle tecniche investigative per la localizzazione e la cattura di latitanti, alle indagini patrimoniali, strumento straordinariamente incisivo nella lotta alla criminalità organizzata, all’analisi criminale e anche agli strumenti di cooperazione internazionale di polizia per fronteggiare la crescente transnazionalità dei fenomeni criminosi.  

Nel corso dell’incontro è stato poi ricordato come, il successo delle indagini, dipenda molto spesso dall’equilibrato concorso delle due componenti, quella dell’investigazione tradizionale, fatta di intuito, attenta osservazione, paziente acquisizione di notizie e puntuale verifica delle ipotesi di lavoro, e quella dell’indagine scientifica, che si avvale del continuo progresso della scienza e della tecnica e che richiede altissima specializzazione e costante aggiornamento (Logica – Tecnica – Scienza). 

Per ultimo,  assieme all’illustrazione dei corsi più “tradizionali” svolti dall’Istituto, sono stati presentati i nuovi corsi recentemente sviluppati dall’ISTI ovvero il corso di “Negoziazione” e quello per “Pedinatori”. 

L’interessante visita è poi proseguita presso i laboratori dove si tengono le lezioni pratiche con l’utilizzo di apparecchiature all’avanguardia nel settore. 

Tra i tanti, si è avuto modo di osservare il laboratorio adibito all’identificazione delle impronte, quello per il riconoscimento delle tracce di natura biologica, alla Blood Pattern Analysis e all’estrazione e amplificazione del DNA, il laboratorio adibito all’identificazione di tracce chimiche, come stupefacenti ed esplosivi, il laboratorio adibito all’insegnamento dell’utilizzo dei macchinari per il foto segnalamento e per il rilevamento delle impronte digitali ed il laboratorio adibito alla dattiloscopia. 

Al termine della visita, si è anche avuto modo di osservare dall’interno i laboratori dove si tengono gli esami pratici dell’ISTI, ossia le aree dove vengono ricostruite fedelmente le scene di crimini realmente accaduti e che hanno l’importante obiettivo di valutare gli studenti attraverso l’approccio alla scena e la  refertazione delle tracce trovate sul luogo. 

L’Osservatorio sulla Sicurezza e Difesa CBRNe, esprime un vivissimo ringraziamento all’Arma dei Carabinieri, al Comandante Curcio, al Capitano Carillo e a tutto il corpo docente dell’ISTI che ha accolto la delegazione Osdife in visita formulando il proprio più sincero apprezzamento per la costante opera svolta dall’Istituto che, attraverso la continua attività di rafforzamento delle metodologie, procedure e tecniche investigative volte al contrasto dell’illegalità e dei fenomeni criminali, costituisce sicuramente un’eccellenza sia a livello nazionale che internazionale.

Notizie correlate

Ultime notizie