NEWS Stati Uniti – L’Attentato di Boston Riaccende l’Attenzione sul Reperimento di Sostanze Chimiche Online

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La Maratona di Boston, con l’esplosione di due ordigni apparentemente artigianali, posti in cestini della spazzatura e fatti esplodere a distanza, con la morte di tre persone e oltre 140 feriti riapre il dibattito sulla tematica del facile acquisto di sostanze chimiche, via internet, utilizzabili anche per la realizzazione di ordigni. 

 

Già dagli anni ‘90, a seguito dell’uso negli attentati di Oklahoma City dell’aprile 1995 di bombe a base fertilizzante, le Forze di Polizia si sono concentrate su questa possibilità spronando sempre più il controllo e la segnalazione alle autorità, da parte delle imprese che vendono materiali chimici, di tutti gli ordini sospetti. 

 

Emblematico è il caso di un uomo saudita condannato lo scorso giugno per il tentativo di compiere un attentato con l’utilizzo di un’arma di distruzione di massa. 

 

L’inizio si è avuto nel febbraio 2011 con una segnalazione, giunta da una società di distribuzione di sostanze chimiche del Nord Carolina, su un sospetto ordine compiuto da parte dell’uomo che era negli Stati Uniti con un visto studentesco. 

 

Lo stesso giorno, una società di recapiti, segnalò separatamente alle autorità un ulteriore anomalia in quanto, l’ordine dell’uomo, non sembrava destinato ad uso commerciale. 

 

In poche settimane le indagini ed il controllo dell’appartamento del sospettato, così come del suo computer e della posta elettronica, portarono l’FBI al ritrovamento di un diario nel quale era scritto il progetto di un attacco terroristico da compiere negli Stati Uniti con un esplosivo chimico simile a TNT. 

 

Gli esperti, in base alla quantità dei materiali chimici ordinati dall’uomo, hanno evinto che l’uomo avrebbe potuto realizzare circa 6,5 kg di esplosivo.  (Fonte Wall Street Journal)

 

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