Varata dalla Commissione Europea l’istituzione di un centro sulla criminalità cibernetica (EC3) sostenuto da Europol.
Il Centro costituirà un punto focale per la lotta europea alla criminalità cibernetica, contribuendo al miglioramento e allo sviluppo di risposte rapide al verificarsi di crimini online.
La struttura, inoltre, darà sostegno agli stati membri e alle istituzioni dell’Unione Europea nello sviluppo e nella costruzione delle capacità operative e analitiche necessarie allo svolgimento delle indagini investigative e nelle collaborazioni con partner internazionali.
L’EC3 ha iniziato ufficialmente a svolgere le sue attività dal mese di gennaio 2013 al fine di contrastare le seguenti aree della criminalità cibernetica:
- crimini commessi da gruppi organizzati per generare grandi profitti economici come ad esempio le frodi online;
- crimini che causano un serio danno alle vittime come ad esempio lo sfruttamento della sessualità infantile online;
- crimini che colpiscono le infrastrutture e le informazioni critiche.
Il Centro aspira a diventare il punto focale per la lotta europea alla criminalità cibernetica attraverso lo sviluppo delle capacità operative ed analitiche necessarie allo svolgimento delle indagini investigative e attraverso le collaborazioni con partner internazionali.
Il Centro Europeo sulla criminalità cibernetica è ospitato dall’Europol, l’agenzia anticrimine dell’Unione Euopea con sede all’Aia, Paesi Bassi e per tale ragione potrà contare sulle infrastrutture esistenti.
Tale organismo nasce a fronte di una crescente preoccupazione della cittadinanza tanto che dalle analisi effettuate è emerso che:
- circa il 12% dei cittadini europei ha avuto esperienza di frodi online.
- circa il 74% dei cittadini europei concorda sul fatto che il rischio di divenire vittima della criminalità cibernetica è aumentato rispetto agli anni precedenti.
- circa il 61% dei cittadini europei è preoccupato riguardo alla possibilità di divenire vittima di furti d’identità online.
- circa il 43% dei cittadini europei è preoccupato di non poter accedere ai vari servizi online a causa di possibili attacchi cibernetici.
A tal proposito l’EC3 avrà cinque funzioni principali: l’unione dei dati per la raccolta ed elaborazione delle informazioni sulla criminalità cibernetica e fornire un helpdesk sulla criminalità cibernetica negli stati dell’Unione Europea, dare un supporto alle indagini investigative e congiunte sulla criminalità cibernetica, facilitare la cooperazione, nell’applicazione della legge, con partner al di fuori dell’Unione Europea e aiutare gli Stati nel coordinamento di casi internazionali più complessi, in stretta collaborazione con l’Eurojust e con l’Interpol.
Esso dovrà inoltre elaborare valutazioni sulla minaccia, incluse le analisi del trend, e fornire delle previsioni riguardo ai possibili nuovi sviluppi dei modi in cui la criminalità cibernetica potrebbe agire.
E’ inoltre prevista una stretta collaborazione con il CEPOL (European Police College) per mettere a punto delle attività formative ed accrescere la consapevolezza degli operatori sulle tematiche riguardanti la criminalità cibernetica, facilitare la ricerca e lo sviluppo e assicurarsi che le forze dell’ordine, i giudici e pubblici ministeri abbiano acquisito le capacità operative richieste da questo tipo di criminalità e sviluppare le tecniche forensi per aiutare gli stati membri dell’Unione Europea a meglio localizzare e perseguire la criminalità cibernetica.
Obiettivo dell’EC3 è anche lavorare a stretto contatto col settore privato, con la comunità di ricerca, la società civile e con il team della Emerging Computer Academy al fine di rilevare e rispondere in maniera globale alle attività criminali nonché allinearsi con le azioni di altri importanti partner internazionali come l’EECTF(European Electronic Crime Task Force), il CIRCAMP (Cospol Internet Related Child Abusive Material Project), l’ENISA (The European Network and Information Security Agency) e l’ ECTEG (European Cybercrime Training and Education Group) per consolidare e rafforzare la capacità di resilienza dei Sistemi cibernetici dell’Unione Europea. (Fonte Europol)