L’Istituto Nazionale Infortuni sul Lavoro inaugura, sul sito istituzionale, una sezione dedicata agli agenti chimici, caratterizzata da contributi di tipo informativo e approfondimenti di natura tecnico-scientifica.
La nuova area tematica offre una panoramica su uno degli argomenti principali dell’igiene del lavoro, che investe sia l’ambito domestico sia quello produttivo, con contributi di tipo informativo e approfondimenti di carattere tecnico-scientifico sull’impiego di prodotti potenzialmente rischiosi per la salute.
La nuova sezione comprende una parte introduttiva dedicata alla natura e alla classificazione degli agenti chimici pericolosi che possono indurre effetti dannosi più o meno gravi sull’organismo, in funzione delle specifiche proprietà chimico-fisiche e tossicologiche, delle modalità di utilizzo e della dose assorbita.
La sezione delinea la tematica alla luce dell’attuale normativa, che risulta completata con gli ultimi documenti tecnici – predisposti dal comitato 9, sottogruppo “Agenti chimici”, della Commissione consultiva permanente per la salute e la sicurezza sul lavoro – sui criteri e gli strumenti per la valutazione e la gestione del rischio nei luoghi di lavoro, alla luce delle ricadute del regolamento Reach, adottato dall’Unione europea per migliorare la protezione della salute e dell’ambiente dai rischi delle sostanze chimiche, e di quello Clp, che disciplina la loro classificazione ed etichettatura.
Un altro tema di grande attualità affrontato nella nuova area tematica è quello della valutazione del rischio al quale sono esposti i lavoratori per effetto dell’utilizzo di queste sostanze, rispetto alla quale viene proposta una rassegna delle principali metodologie applicabili: da quelle modellistiche, che utilizzano algoritmi per la simulazione dell’esposizione, alle campagne di monitoraggio per la misurazione della concentrazione ambientale e dell’esposizione personale, sia per via inalatoria che attraverso la pelle, insieme a indicazioni sui limiti di riferimento che possono essere applicati.
La sezione appena inaugurata nel canale Sicurezza si occupa, inoltre, delle misure di prevenzione e protezione, che nel caso del rischio chimico il Testo unico sulla sicurezza distingue tra misure di carattere generale e misure di carattere specifico. La sostituzione dell’agente pericoloso o del processo con altri che, nelle condizioni di uso, non lo sono, o lo sono in misura inferiore, resta quella più importante, ma quando ciò non è possibile occorre attuare interventi di diversa natura. (Fonte INAIL)