RISCHIO RADIOLOGICO Mantova – Furto di una Sorgente di Cesio 137

rischio nucleare

Il furto di una piastrina metallica di Cesio 137, del peso di circa 100 grammi, utilizzata per il rilevamento a campione della radioattività dei rifiuti in arrivo in discarica e avvenuto il 18 gennaio scorso a Mariana Mantovana negli uffici di Mantova Ambiente, ha suscitato allarme e preoccupazione portando alla diramazione dell’allarme nazionale, come previsto dal protocollo di sicurezza ambientale, con ricerche per il recupero del materiale radioattivo, svolte da Militari, Carabinieri e Vigili del Fuoco, in tutte le campagne circostanti e con raggi sempre più ampi verso il Bresciano, il Cremonese e le province confinanti. 

 

I ladri, una volta entrati negli uffici, hanno aperto la cassaforte nella quale si trovava, schermata in un contenitore di piombo, la piastrina metallica di Cesio 137 e, dopo aver controllato il contenuto, secondo le ipotesi dei Carabinieri o si sono liberati di tutto il materiale presente delusi di non aver trovato denaro o preziosi oppure hanno provveduto a trafugare la sorgente per furto su commissione. 

 

Nel primo caso la sorgente potrebbe essere stata gettata a caso nell’ambiente mentre nel secondo caso la piastrina potrebbe trovarsi in un laboratorio clandestino o nelle mani di qualche criminale. 

 

La piastrina di Cesio rubata ha, secondo gli esperti, un valore fra i tre e i  quattromila Euro ma, per essere commercializzabile sul mercato, deve essere accompagnata da un certificato che ne attesti la taratura delle emissioni. 

 

Anzio Negrini, Direttore dell’azienda Mantova Ambiente, che aveva in dotazione il Cesio, ha affermato che “quel campione ha emissioni deboli perché ci serve per tarare il portale sotto il quale passano i camion dei rifiuti. Lo tariamo appena al disopra della soglia della normale radioattività proprio per avere il massimo della sicurezza”. 

 

Il Direttore ha precisato, inoltre, che il cilindro contenente la sorgente è chiuso ermeticamente e sigillato da una schermatura a piombo rendendo così la pericolosità della piastrina, se non estratta dal contenitore, molto limitata. (Fonte Gazzetta di Mantova – Ecoblog)

 

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