L’Organizzazione per le Nazioni Unite, a causa del crescente timore di utilizzo di armi chimiche non convenzionali nei territori siriani e della crescita degli attacchi subiti dalle truppe dispiegate sulle alture del Golan, hanno inviato dei kit per la difesa e la salvaguardia del personale contro eventuali attacchi con armi chimiche.
Il Capo della Missione UN di Peacekeeping attiva nell’area, Herve Ladsous, ha infatti comunicato al Consiglio di Sicurezza dell’ONU che, dopo il ferimento di cinque soldati Austriaci nella zona di cessate il fuoco compresa tra Siria e Israele, ha infatti ritenuto opportuno fare richiesta di tali kit oltre al rafforzamento delle strutture a disposizione.
Facendo seguito alle richieste di Ladsous, l’ONU ha disposto un ulteriore invio di uomini e mezzi di supporto, provenienti da diversi paesi quali Austria, Croazia, India, Giappone e Filippine annunciando che, qualora si dovesse verificare il collasso del governo Siriano, si procederà all’invio in loco di una forza internazionale per monitorare la situazione.
A tal proposito il Presidente Barak Obama ha, nel frattempo, sollecitato il Presidente Bashar al-Assad ad abbandonare qualsiasi attività che comporti l’uso “improprio” di armi chimiche.
L’Ambasciatore Siriano presso le Nazioni Unite, Bashar Jaafari, ha dichiarato che, le notizie a cui si fa riferimento, sono in realtà solo alcuni possibili scenari previsti in un piano di emergenza senza alcun uso offensivo di materiali chimici. (Fonte Inquirer Global Nation)