Grande e qualificatissima presenza di pubblico quella che ha caratterizzato la presentazione del volume “Anatomia del Crimine in Italia” a cura del criminologo Ruben De Luca e delle Dottoresse in psicologia Concetta Macrì e Barbara Zoli e svoltasi presso il Centro Congressi dell’Università di Roma Tor Vergata,
Alla presentazione, promossa dall’Osservatorio Sicurezza e Difesa CBRNe, dell’Università di Roma “Tor Vergata” e del Centro Universitario di Formazione per la Sicurezza dell’Università degli Studi della Repubblica di San Marino, era presente infatti una nutrita platea proveniente dal mondo della giustizia e delle forze dell’ordine, ma anche da avvocati, giudici, psicologi, psichiatri, specialisti e studiosi del settore.
L’apertura dei lavori è stata a cura del Prof. Roberto Mugavero, Presidente Osdife e Direttore Tecnico del CUFS, il quale, dopo le presentazioni di rito, ha dato avvio all’evento facendo una panoramica sull’importanza della comprensione dei fenomeni e delle dinamiche criminali quale strumento fondamentale per il loro contrasto e mitigazione.
La presentazione è successivamente entrata nel vivo con l’intervento della Dottoressa Grazia Graziadei, inviata del TG1 e moderatore dell’evento, e del Dott. De Luca che ha esposto agli intervenuti l’obiettivo perseguito con la stesura di un volume passando poi, assieme agli altri due autori Concetta Macrì e Barbara Zoli, ad illustrare le tre sezioni componenti il libro: la prima dedicata all’evoluzione della criminologia, la seconda volta ad un confronto tra situazione Italiana e mondiale e a fornire gli elementi peculiari per capire il modo in cui i reati vengono percepiti, le loro similitudini, le differenze e le motivazioni che possono celarsi dietro i comportamenti criminosi, e la terza parte dedicata a fattispecie criminose quali serial killer, gli omicidi e le stragi di massa e terrorismo.
Oltre agli autori sono intervenuti anche il Dott. Carlo Sabatini, Magistrato del Tribunale di Roma, e l’Avv. Fabio Viglione, penalista del Foro di Roma, che hanno illustrato alla platea la propria esperienza sul campo confrontandosi con le testimonianze, i dubbi e i quesiti dei presenti in aula.
L’evento ha rappresentato un’occasione veramente unica per un confronto e dibattito sugli attuali ed emergenti fenomeni criminali e di allarme sociale che, investendo trasversalmente la società in tutte le sue dimensioni e valenze, debbono poter essere affrontati anche con un confronto corale di vittime e carnefici, investigatori, legali, familiari, stampa e servizi sociali finalizzato, possibilmente, ad una sempre maggiore crescita e miglioramento del sistema di prevenzione e lotta delle diverse forme di minaccia per la società ed il paese.
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