Nuovo impegno nel campo della didattica e formazione specialistica di alto livello quello del Corso di Alta Formazione “Italia: Eversione e Nuovi Impegni” promosso dall’Osservatorio, dall’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” – Dipartimento di Ingegneria Elettronica e dal Centro Universitario di Formazione per la Sicurezza dell’Università degli Studi della Repubblica di San Marino.
Obiettivo del Corso è stato l’approfondimento dei fenomeni dell’eversione e del terrorismo, sia dal punto di vista politico-ideologico, sia per gli aspetti che caratterizzano tali forme di comportamenti estremi.
Per fornire ai corsisti gli idonei strumenti di analisi attraverso i quali poter correttamente interpretare i fenomeni di tensione e squilibrio generale, inquadrandoli anche nel più vasto campo della geopolitica e della geo-economia, le lezioni sono state articolate in più tematiche a partire dalla nascita del fenomeno dell’eversione in Italia.
Le attività didattiche sono state aperte dal Prof. Maurizio Carboni che ha introdotto le motivazioni dei fenomeni eversivi, sia dal punto di vista storico-politico, sia dal punto di vista psicologico, incentrando poi l’analisi sui rischi dati dalle nuove associazioni sovversive presenti nel nostro paese.
In tale ambito vi è stata un’approfondita analisi sul separatismo, sull’anarchismo e sulle aggregazioni contemporanee, come i NO TAV o i NO MOUS o i NO EXPO, di cui si sente molto parlare sui media ma per i quali solo un’attenta analisi può far comprendere l’esatta portata e significato.
Nel pomeriggio della prima giornata è poi intervenuta la Dott.ssa Paola Betti che ha introdotto un argomento di profondo interesse: peacekeeping intelligence e negoziazione.
Il pomeriggio è proseguito con una presentazione del Dott. Mirco Lapi che ha introdotto un tema particolarmente importante per l’Italia ovvero la presenza nazionale nelle aree di crisi.
Il Dott. Lapi ha approfondito come oggi i nostri militari siano impegnati dall’Africa ai Balcani, dal Medio Oriente all’Asia in operazioni di supporto alla pace in tale aree, con contesti strategici diversi e con compiti ampiamente diversificati specificando le zone di maggiore interesse in termini numerici e di qualità dell’impegno.
Tra queste, i focus sono stati l’impegno dalla Marina Militare italiana presente nell’operazione europea antipirateria “Atalanta”, in quella Nato “Ocean Shield” nel Golfo di Aden, nell’operazione Nato “Active Endeavour”, con compiti di monitoraggio e controllo del traffico mercantile nelle acque del Mediterraneo, e nell’operazione “Mare NOSTRUM”, sulla quale il Dott. Lapi si è soffermato per illustrarne i principali compiti.
Il secondo e ultimo giorno di Corso hanno visto i partecipanti impegnati in lezioni rivolte ad una più approfondita analisi della normativa di security e di intelligence.
Per questo l’Ammiraglio Claudio Confessore ha introdotto le misure di security, le normative italiane e i profili di responsabilità del Datore di Lavoro per il personale dipendente civile operante all’estero.
A seguire il Prof. Maurizio Carboni ha introdotto l’intelligence, i suoi processi, le attività svolte dal comparto a sostegno dei decisori, e le tecniche di investigazione in ambito di Polizia evidenziando come queste differiscano dalle attività di intelligence.
Nel pomeriggio il Prof. Alessandro D’Aristotele ha invece illustrato i processi cognitivi e l’analisi di intelligence fornendo così ai partecipanti ulteriori strumenti per meglio affrontare e comprendere le dinamiche che sottendono la ricerca informativa.
Le attività didattiche si sono concluse con l’intervento del Prof. Giuseppe Bodi che ha illustrato l’intelligence istituzionale, il quadro normativo di riferimento e le differenze esistenti rispetto alle attività delle Forze dell’Ordine.
I Corsisti, ai quali l’Istituto rivolge sincera gratitudine per l’attiva partecipazione data all’iniziativa vivendo due intese giornate di impegno formativo, al termine dei lavori hanno ringraziato l’Osservatorio e tutti i Docenti per l’elevata qualità delle attività didattiche e per il contributo dato al loro arricchimento professionale.
Analogo ringraziamento viene rivolto dall’Osservatorio agli speaker che si sono prodigati nel condividere, con i frequentatori, la profonda esperienza e competenza acquisita con anni di attività nel settore.
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