Eccellente il risultato raggiunto dal Seminario “Intelligence e Nuove Esigenze Informative: Prodotti ed Analisi per il Supporto del Processo Decisionale” che ha visto una folta ed attenta schiera di partecipanti, specialisti del settore Security & Defence, presenti allo stimolante momento di incontro sul rapporto tra intelligence, attività dei servizi di informazione e future sfide con particolare accento sulle necessità emergenti all’interno dei nuovi scenari globali ed internazionali.
L’Evento, come sempre promosso dall’Osservatorio in collaborazione con l’Università di Roma “Tor Vergata” – Dipartimento di Ingegneria Elettronica e l’Università degli Studi della Repubblica di San Marino – Centro Universitario Formazione Sicurezza, ha visto il Dott. Michele Avino, Funzionario presso la Commissione Europea a Bruxelles, condurre egregiamente l’attenzione dell’uditorio evidenziando come, le nuove funzioni dell’intelligence a supporto delle politiche governative volte a sostenere e proteggere i sistemi nazionali, necessitino oggi di un’analisi delle informazioni che consenta di comprendere le tendenze, accrescere la competitività e anticipare gli scenari al fine di poter sempre più adeguatamente ed efficacemente supportare gli interessi nazionali.
Durante i lavori particolare accento è stato posto sulla complessità dello scenario geopolitico attuale che rende necessario un’adeguato orientamento dell’attività d’intelligence ponendo tra i nuovi obiettivi, oltre alla valutazione, analisi, integrazione e interpretazione di tutte le informazioni disponibili che riguardano uno o più aspetti di una necessità decisionale e immediatamente o potenzialmente significativi per una scelta decisionale, anche la possibilità di produrre informazioni che siano utili per prendere decisioni e controllare fenomeni che non siano solo legati alla security, ovvero come rendere il sistema decisionale sensibile alle crescenti interdipendenze dinamiche tra i fenomeni che possono essere altamente significative e rilevanti in un ambiente incerto e mutevole.
Il concetto stesso di sicurezza nazionale va ampliato ed adeguato, al pari dell’attività stessa d’intelligence, come conseguenza dell’affiorare di sempre nuove minacce non più singolarmente personificabili ma rappresentate da fenomenologie pericolose, complesse e multivariate e che trovano elementi comuni e di connessione nelle amplissime reti internazionali di contatto, dialogo e scambio sia a livello istituzionale che privato.
In questo un ruolo importantissimo è giocato da nuove tipologie di intelligence quale quella economica, quella energetica e quella scientifica le quali, anche alla luce della crescente competizione economica internazionale, risultano essere, attraverso l’acquisizione da un lato di informazioni sulle tendenze geopolitiche, macroeconomiche e politiche e dall’altro attraverso il sostegno dei tavoli negoziali di politica ed economia internazionale, strumenti fondamentali per le future strategie di protezione dei sistemi nazionali e nel contrasto l’utilizzo di attività potenzialmente destabilizzanti.
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